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Qual è la difficoltà di tradurre le lingue dell’Asia orientale?


Lingue dell'Asia orientale

Il traduttore inglese David Bellos ha osservato nel suo libro che una persona che conosce nove lingue può comunicare con circa 5-5,5 miliardi di persone sul nostro pianeta. Tra queste lingue ha citato il cinese (oltre 1,3 miliardi di parlanti) e il giapponese (130 milioni di parlanti). Ma se avesse aggiunto il coreano e alcune lingue turche, i numeri sarebbero stati più impressionanti. Sono tutte lingue dell’Asia orientale, che ospita oltre il 22% della popolazione mondiale. La traduzione di un testo nelle lingue dei Paesi di questa regione sta diventando un servizio sempre più richiesto. Ma non è facile da realizzare: occorrono specialisti che conoscano tutte le complessità della traduzione.

Le sfide della traduzione

Quando traducono un testo da una lingua dell’Asia orientale, i traduttori devono affrontare molte sfide:

  • La scrittura propria: tutte le lingue ce l’hanno ed è più complessa di quella europea (a prescindere dall’uso del cirillico e del latino). Anche i caratteri utilizzati in Cina, Corea e Giappone influiscono sulla struttura del testo nel suo complesso.
  • Peculiarità culturali di un paese. Frasi che in russo suonano neutre o educate possono non corrispondere al galateo commerciale orientale.
  • Le regole di formazione delle parole composte. Un esempio è il sistema di allarme rapido GPHIN, utilizzato dalle Nazioni Unite e dall’OMS. Il sistema elabora le fonti di notizie per trovare informazioni sulle malattie in tempo utile. Ma in cinese non tutte le malattie sono chiamate con termini comuni. In questo caso, si usano nomi non ufficiali, composti da più parole. Impostare il sistema in modo che impari a riconoscere queste parole complicate è stata una vera sfida.

A queste sfide si aggiungono altri problemi che i traduttori devono affrontare, come i “falsi amici” o le difficoltà con la grammatica e la punteggiatura. Per questo motivo, dovreste rivolgervi a un’azienda di traduzioni tecniche, che lavora con professionisti esperti, compresi quelli che conoscono bene le lingue dell’Asia orientale, per garantire un testo di alta qualità.

Specificità delle lingue dell’Asia orientale

Se avete bisogno di una traduzione di un testo da una delle lingue dell’Asia orientale, c’è un’altra particolarità. Il prestito è stato attivo in queste lingue. Ad esempio, il coreano ha un vocabolario coreano originale, ma anche un vocabolario cinese preso in prestito. Ci sono anche parole prese in prestito dall’inglese. Questo rende il discorso più ricco, ma allo stesso tempo rende la struttura del testo – e il compito del traduttore – molto più difficile.

Anche il giapponese ha le sue specificità. Ad esempio, esistono tre tipi di scrittura, anche se i geroglifici hanno la precedenza. Per le parole prese in prestito dalle lingue straniere si usa il katakana. Per scrivere i suffissi c’è l’alfabeto sillabico hiragana. Il Romaji viene utilizzato anche per la traslitterazione in caratteri latini. Il romanji viene utilizzato per scrivere la maggior parte delle lettere elettroniche, comprese quelle commerciali. Queste caratteristiche rendono la traduzione scritta ancora più complessa.

Cosa si richiede a un traduttore

Un traduttore professionista che lavora con le lingue dell’Asia orientale non deve solo conoscere la materia. Deve essere completamente immerso nella cultura del paese per poter riprodurre accuratamente il significato del testo originale senza distorcerlo. Deve migliorare costantemente le sue capacità leggendo libri e guardando film per cogliere le tendenze culturali attuali e i codici che i madrelingua utilizzano quasi inconsciamente. L’agenzia di traduzione ATT lavora con i migliori esperti del settore, che conoscono bene le specificità della cultura dell’Asia orientale.


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