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Diventare Traduttori Editoriali: Guida per Giovani Professionisti


Diventare Traduttori Editoriali

Alcuni di noi sognavano di diventare traduttori fin da bambini. Quel momento in cui abbiamo scoperto che storie appassionanti come Alice nel Paese delle Meraviglie, Il piccolo principe, Il viaggio meraviglioso di Nils Holgersson sono state tradotte da altri, e che è grazie a quei professionisti se oggi possiamo leggerle — ci ha fatto capire che anche noi, un giorno, potremmo essere tra coloro che regalano storie. Traduttori di libri!

Da dove cominciare?

La base è semplice: imparare a tradurre narrativa e saggistica con sensibilità linguistica e stilistica. Tradurre libri non significa solo trasporre significati, ma anche preservare lo stile e la voce unica dell’autore. È necessario saper scrivere bene in italiano, sentire il ritmo del testo, rispettare i toni e le sfumature.

Se sei alle prime armi, comincia con racconti brevi o testi semplici, e fatti aiutare da un editor o da un collega più esperto per migliorarti.

Ricorda: i traduttori editoriali non si occupano solo di romanzi, ma anche di saggistica, manuali, libri di cucina, psicologia, self-help, divulgazione scientifica, ecc. Più sei preparato su un certo argomento, più aumentano le possibilità di lavorare su testi interessanti per te.

Un consiglio utile? Segnala sempre le tue passioni e aree di competenza agli editori. Se sei esperto di strumenti musicali o hai una passione per i dinosauri, potrebbe arrivarti proprio quel tipo di libro da tradurre.


Come collaborare con una casa editrice?

Puoi diventare traduttore interno (dipendente) o esterno (freelance).

Se cerchi stabilità:

  • Monitora le offerte di lavoro delle case editrici.
  • Invia candidature complete e mirate con lettere di presentazione concise ma efficaci.
  • Prepara un buon portfolio con esempi di traduzioni editoriali.

Se preferisci il lavoro autonomo:

  • Cerca online i contatti delle case editrici.
  • Invia il tuo CV e portfolio a più editori possibile: più contatti, più opportunità.
  • Partecipa a fiere del libro e eventi editoriali: sono ottimi momenti per presentarti e creare una rete di contatti.

Quando una casa editrice è interessata, ti proporrà un test di traduzione, solitamente qualche pagina da un libro inedito. È prassi comune per valutare compatibilità stilistica.


Consigli per i principianti

  • Prenditi del tempo per rileggere il tuo test. Non inviarlo subito!
  • Fallo leggere a qualcuno di fiducia per un parere esterno.
  • Non barare: se il testo è troppo difficile, è meglio rinunciare che consegnare un cattivo lavoro.
  • Dopo due o tre buoni incarichi, inizieranno a conoscerti, chiamarti e raccomandarti ad altri editori.

Lavora preferibilmente con 2-3 editori, compatibilmente con le tue energie. E tieni aperta anche la strada dei progetti non editoriali: sono un buon sostegno economico nei periodi meno produttivi.


Quanto si guadagna?

Il compenso è calcolato in schede autore (40.000 caratteri spazi inclusi, circa 22 pagine). A seconda del testo e della vostra esperienza, potete guadagnare circa 400 euro per pagina d’autore.

Un libro di 250 pagine equivale a circa 11,3 fogli d’autore. Se il compenso è di 400 euro a foglio, guadagnerete circa 4.500 euro. Non male, ma bisogna tenere conto dei lunghi tempi di consegna e dell’elevata responsabilità.

Per questo motivo, molti traduttori combinano progetti editoriali e commissioni rapide da parte delle agenzie per avere un reddito più stabile.

Ecco una media orientativa aggiornata:

Tipo di traduzioneCompenso per scheda autore (40.000 caratteri)Compenso per pagina (circa)
Traduttore esordiente12 – 18 € a cartella → ~250 – 400 € / scheda11 – 18 €
Traduttore con esperienza400 – 700 € / scheda18 – 32 €
Traduttore senior / testi specialistici700 – 1.000 € o più32 – 45 € e oltre

Iniziamo allora con una bozza di email professionale che puoi usare per candidarti come traduttore presso una casa editrice. Subito dopo ti propongo anche qualche consiglio sul portfolio e un esempio di test di traduzione su cui puoi esercitarti.

Email di candidatura per una casa editrice

Oggetto: Candidatura come traduttore editoriale freelance – [Lingua/e]

Gentile [Nome o “Redazione”],

Mi chiamo [Tuo Nome] e sono un traduttore specializzato in [lingua di partenza] > italiano, con esperienza nella traduzione di testi [letterari, saggistici, tecnici, ecc. – scegli in base al tuo profilo].

Da sempre appassionato di letteratura, mi piacerebbe avere l’opportunità di collaborare con la vostra casa editrice per progetti di traduzione editoriale.

In allegato troverete il mio curriculum vitae e un portfolio con alcuni esempi di traduzione, sia di narrativa che di saggistica. Sono disponibile a realizzare un test di prova, se necessario.

Rimango a disposizione per qualsiasi approfondimento e ringrazio sin d’ora per l’attenzione.

Cordiali saluti,
[Tuo Nome]
[Email] – [Telefono] – [LinkedIn o sito, se hai]


Portfolio: cosa includere?

Il portfolio dovrebbe essere in PDF, chiaro e leggibile. Puoi includere:

  • 1–2 pagine di narrativa tradotta (anche se auto-assegnata, ma ben fatta)
  • 1 esempio di non-fiction (es. introduzione di un saggio, guida, manuale)
  • una scheda di presentazione con:
    • combinazioni linguistiche
    • generi di preferenza
    • esperienza e formazioni rilevanti

Se non hai testi pubblicati, scegli brani di pubblico dominio o traduci un estratto da un’opera nota e scrivilo nel portfolio.


Vuoi un test di traduzione?

Ecco un esempio pratico:
Traduci questo breve brano tratto da The Secret Garden (Frances Hodgson Burnett) – dominio pubblico:

Originale (EN):
When Mary Lennox was sent to Misselthwaite Manor to live with her uncle, everybody said she was the most disagreeable-looking child ever seen. It was true, too. She had a little thin face and a little thin body, thin light hair and a sour expression. Her hair was yellow, and her face was yellow because she had been born in India and had always been ill in one way or another.

Vuoi che ti dia un feedback sulla tua traduzione se la fai? Oppure posso aiutarti a scegliere un altro testo da usare nel portfolio. Fammi sapere!

Conclusione

C’è un mito secondo cui solo chi ha una laurea in lingue può lavorare con le case editrici. Falso. Gli editori preferiscono un buon test di traduzione a un titolo di studio prestigioso.

Quindi: non aver paura di proporti, anche se sei un autodidatta o non hai esperienza nel settore. Inizia a costruire il tuo cammino con coraggio, dedizione e costante miglioramento.

Tradurre libri è un mestiere affascinante, profondo e creativo. E se oggi ti sembrano traguardi lontani, ricordati che ogni grande traduttore ha cominciato con una prima pagina.


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